Henri Matisse e la Costa Azzurra sono legati da un rapporto stretto. Scoperta nella seconda parte della sua vita, da Nizza, passando per Cagnes-sur-Mer e Vence, l’artista ha potuto trovare ispirazione per il suo lavoro.
Un’occasione per scoprire lo stretto legame tra il pittore e il territorio, che attira visitatori da tutto il mondo.
Henri Matisse e la Costa Azzurra sono legati da un rapporto stretto. Scoperta nella seconda parte della sua vita, da Nizza, passando per Cagnes-sur-Mer e Vence, l’artista ha potuto trovare ispirazione per il suo lavoro.
NIZZA
Nel 1917, a 48 anni, Matisse, innamoratosi di Nizza, decide di trasferirsi lì, rimanendoci fino alla fine dei suoi giorni.
Inizialmente si stabilì all’hotel Beau Rivage sulla Promenade des Anglais. Affascinato dal luogo, ha allestito il suo studio non lontano da lì, al 105 quai des Etats-Unis. Un anno dopo, scelse di stabilirsi all’Hôtel de la Méditerranée et de la Côte d’Azur. Le stanze dell’albergo diventano l’ispirazione per i suoi quadri dove dispone i suoi modelli lì che circonda di superfluo: tessuti, fiori, oggetti e molto altro.
Nel 1953, un anno prima della sua morte, l’artista dona alcune sue opere alla città di Nizza per la creazione di un museo. Si tratta del Museo Matisse, una delle mete più visitate della città.
CAGNES-SUR-MER
Cagnes-sur-Mer è prima di tutto la storia di un’amicizia artistica, quella tra Matisse e Renoir. I due si incontrano nel 1917, nella sua villa a Collettes. Tra i due artisti nasce un’intesa, grazie alla quale Matisse poté percepire meglio il particolare colore del sud.
Matisse ha approfittato della tranquillità della Villa des Collettes e in particolare del suo giardino, dove ha sistemato il suo cavalletto.
Nel 1960, la villa divenne il museo municipale Renoir. Una visita a questa antica villa promette un’immersione nella vita dei pittori.
VENCE
Nel 1943, Matisse dovette lasciare Nizza a causa dei bombardamenti. Così si stabilì a Vence presso la villa “Le Rêve”. Affascinato dalla città, l’artista ci resterà cinque anni.
Durante il suo soggiorno, Matisse riceverà diversi artisti, come Gide, Rouveyre, Picasso, Aragon, Breton e Bonnard.
Oggi la villa è stata trasformata in un luogo di residenza per artisti esperti o dilettanti con l’obiettivo di svolgere stage dove dare modo all’espressione della loro arte.
Ma Vence è famosa anche per la Cappella di Santa Maria del Rosario, costruzione religiosa cristiana cattolica, progettata e decorata da Matisse. Il lavoro avvenne su richiesta di Suor Jacques-Marie, nata come Monique Bourgeois, amica ed ex modella dell’artista.
Sul retro della Cappella si trova un piccolo museo con alcune opere di Matisse, compresi vari bozzetti delle fasi di studio per la realizzazione della Cappella, copie delle principali opere dell’autore ed alcune realizzazioni di abiti per le celebrazioni liturgiche.
CIMIEZ
Già prima di Vence, Matisse aveva un debole per Cimiez. Nel 1931, infatti Matisse prese possesso di un garage trasformato in officina. E non solo. Nel 1938 diventò proprietario di due appartamenti all’albergo Le Regina.
Il rapporto con Cimiez si rinnovò nel 1949, quando prese una stanza-studio, in quanto l’artista è costretto a letto e disabile. Fu allora che inventò la tecnica della carta ritagliata.
Matisse morì nel 1964 e fu sepolto nel sepolto di Cimiez, accanto alla moglie Amelie.